
L'autore spiega sul suo sito le motivazioni che l'hanno mosso a scriverlo in un momento di sofferenza e preoccupazione per la salute e la vita di sua figlia, Caterina. Ve ne proponiamo uno stralcio.
"Tante persone – scrivendo al mio blog – hanno continuato, nel corso dei mesi, a chiedermi come sta Caterina e come si evolve la sua situazione. Alcuni mi parlano delle proprie afflizioni, delle prove che devono vivere e mi domandano come riuscire a non restarne schiacciati.
Ho scritto questo libro per loro e per ringraziare i moltissimi che hanno pregato e pregano per Caterina. Ma oso (sfacciatamente) mendicare ancora preghiere ardenti perché restiamo nella tempesta o – almeno – siamo ancora in cammino. Un cammino lunghissimo, drammatico e pieno di pericoli e incognite.
Questo libro vuole essere anche un atto di fede in Gesù che ci esorta a pregare come se avessimo già ottenuto ciò che chiediamo. E quindi un atto di ringraziamento.
Insieme vuole essere il mio ringraziamento a Dio per averci dato Caterina. Lo ringrazio di averla creata e fatta cristiana. Lo ringrazio di averla fatta così buona e bella, anche nell’anima.
Lo ringrazio dello splendido popolo cristiano in cui è cresciuta e che l’ha sostenuta nella terribile prova presente. A questo popolo chiedo, con gratitudine, ancora preghiere per la nostra principessa…"
Clicca qui per leggere l'articolo intero di Antonio Socci
P.S. Sarebbe un sogno invitarlo a Carpenedolo, sarebbe veramente un'occasione per tutti i cittadini del nostro paese e per le associazioni presenti sul territorio per conoscere da vicino un testimone di fede di grande spessore.
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