01 febbraio 2011

Carpenedolo Caput Mundi

La vicenda della coda per le iscrizioni alla Scuola dell'Infanzia Maria Immacolata ha innescato una serie di dichiarazioni e di commenti che dimostrano, con tutta evidenza, come il nostro piccolo paese soffra degli stessi mali di cui è afflitto il mondo intero. Pensiamo al relativismo, teoria che si basa sul concetto che non esiste una verità evidente per cui tutto è uguale e quindi tutto è relativo. Il Sindaco di Carpenedolo ha fornito un classico esempio di relativismo dichiarando di non comprendere perchè i genitori abbiano fatto la coda davanti alla Scuola dell'Infanzia gestita dalle Suore visto che ci sono strutture comunali che svolgono lo stesso servizio. In sostanza il Sindaco non riconosce un'evidenza grande come il mondo: cioè che la Scuola dell'Infanzia Maria Immacolata è una scuola pubblica non statale ad indirizzo cattolico ed è pertanto DIVERSA dalle altre scuole. Non si possono considerare queste scuole "intercambiabili" tra di loro.
Anche il consigliere comunale della Lista Cambiare Carpenedolo ha insistito sul fatto che la Scuola dell'Infanzia delle Suore dovrebbe accogliere un numero minimo di stranieri non prendendo minimamente in considerazione che la scuola, essendo ad indirizzo cattolico, avrà come scopo l'educazione dei bambini (italiani e stranieri) secondo l'esperienza cattolica (vi sono nella Scuola sette bambini stranieri che seguono il percorso educativo stabilito). Inserire bimbi stranieri senza fare i conti con questa evidenza è un'ipotesi irrealizzabile. Il relativismo è questo: non fare i conti con la realtà così come si palesa nella sua verità inconfutabile.
L'altra grossa malattia che affligge il nostro paesello è la voglia di insinuare la divisione, di gettare fango, di screditare le persone mediante il semplice uso della penna. Lo scopo non è quello di ristabilire la verità che anzi viene calpestata in nome di una semplice battaglia contro una persona o, come in questo caso, contro un gruppo di persone che non erano certo in coda per fare polemica o farsi vedere. E' triste vedere Carpenedolo stretto tra la morsa di coloro che proprio non capiscono e coloro che invece, seppur capendo, sono tutti intenti in una loro battaglia personale contro il nemico di turno. Personalmente credo che vicende come quella della scorsa settimana servano al nostro paese per maturare, per elaborare un giudizio chiaro che metta a nudo le tante contraddizioni che affliggono e bloccano Carpenedolo.
Paolo Spaziani

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