19 settembre 2006

Noi stiamo col Papa

In relazione agli attacchi a Benedetto XVI da parte di esponenti islamici, don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, ha diffuso la seguente dichiarazione:

«In merito alle accuse a Benedetto XVI, ci sono tre cose evidenti:
1) il Papa non voleva affatto offendere i credenti islamici, ma richiamare tutti a un uso corretto della ragione;
2) il Papa ha chiara consapevolezza di alcuni aspetti estremi delle vicende dell’islam, che sono verità della storia davanti agli occhi di tutti;
3) c’è un’intolleranza nei confronti della critica pacifica che è intollerabile, sia per quanto riguarda le posizioni preconcette di certi esponenti islamici sia per quanto riguarda l’indifferenza e la superficialità di molti commentatori occidentali.

«Noi stiamo col Papa. Affermando che “non agire secondo ragione è contrario alla natura di Dio”, Benedetto XVI dice una cosa vera che vale per chiunque, a cominciare da noi cristiani.
«Questa posizione del Papa salva la possibilità di un’autentica esperienza religiosa per ogni uomo e permette un incontro nella pace. Non è questione di scontro di civiltà, ma dell’esperienza elementare dei “poveri di spirito” di ogni religione: questi vivono un rapporto ragionevole con Dio, a partire dalle esigenze di verità, bellezza, giustizia e felicità che ci sono nel cuore di ogni uomo, e proprio per questo non possono seguire le degenerazioni violente di coloro che, in nome di un’ideologia, rinunciano alla ragione per un potere, siano essi in Occidente o da qualunque altra parte».

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