08 novembre 2006

Ancora più vicini a Renato!!!

La scorsa notte il Fronte Rivoluzionario per il Comunismo ha recapitato presso l’abitazione del giornalista Renato Farina un pacco contenente un grosso sasso e due pagine con degli insulti.
In questo scritto sono contenuti anche i nomi dei ristoranti in cui Farina si reca abitualmente e il modello dell’auto che il giornalista non utilizza da quando si trova sotto scorta.
Purtroppo non ci troviamo di fronte ad una “bravata” di qualche ragazzetto, ma ad una intimidazione proveniente da gente ben organizzata.
Il gesto compiuto ieri sera è l’ennesimo attacco nei confronti di un giornalista che difendendo la verità in modo sincero e deciso si è procurato innumerevoli nemici non solo tra i membri di qualche loggia comunista, ma anche tra i “politicamente corretti”che occupano importanti cariche nell’ambito della giustizia, della politica e del giornalismo.
La gente che ieri sera ha compiuto l’atto intimidatorio si è sentita legittimata a proseguire nel tentativo di annientamento del giornalista iniziato prima dai giornali e poi proseguito dalla magistratura la quale ha chiesto la radiazione dall’Albo.
Farina ha spesso chiamato in causa persone “intoccabili” oppure semplicemente raccontato dei fatti realmente accaduti.
Ma come ho già detto la verità è scomoda, soprattutto perché solo la verità rende le persone veramente libere. Il tentativo di chiudere la bocca a Farina non è un semplice attacco nei suoi confronti, ma è un attacco alla nostra libertà, alla nostra capacità di giudicare i fatti e le notizie con la ragione e non con il filtro fornito dalle solite testate giornalistiche politicizzate.
Giornalisti come Farina sono una minaccia perché permettono alla gente di “sfuggire” dalle ideologie che sono state appositamente create per “controllarci”, per farci vivere come degli automi, per farci “bere” qualsiasi porcheria venga letta sui giornali.
Sapete cosa ha detto ieri un funzionario del Sismi durante l’interrogatorio davanti al Copaco? Che Farina faceva da tramite con gli informatori per la liberazione degli ostaggi italiani. E vi sembra un reato? Questo dimostra che Farina non ha pagato per la faccenda Sismi, la quale è stata solo il pretesto per eliminarlo.
Giuliana Sgrena, che è stata liberata anche grazie al lavoro Farina si è schierata con quella sinistra che sta cercando in tutti i modi di annientare proprio lui, uno dei fautori della sua liberazione.
Per fortuna la giustizia non è di questo mondo, penso che lassù, quando sarà l’ora, se ne vedranno delle belle.

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